Il blog di Chiara Cecutti

L’importanza di riuscire, tra efficacia e efficienza

“Cosa significa efficacia? Cosa serve per essere efficaci? E l’efficienza che cos’è? Quando si è efficaci?”

Queste sono le domande che spesso sentiamo dire  oppure ci facciamo nel momento in cui non riusciamo a rendere nelle attività  lavorative. Infatti, la nostra  efficacia, considerata come la competenza per eccellenza, può spesso influenzare la riuscita di un servizio.

Per spiegare meglio il concetto di efficacia, può essere introdotto il anche il concetto di efficienza. Spesso entrambi vengono confusi (speriamo non anche in questa occasione!), attribuendo loro significati non esatti oppure non corrispondenti. Alcuni aspetti sono implicati nella definizione di efficienza e sono identificabili nelle seguenti risorse: il tempo (forse il più prezioso), gli strumenti tecnologici, i contatti cruciali per favorire il proprio business, la capacità di lavorare e collaborare in gruppo  e cosi via.

In sostanza per ben chiarire: l’efficacia fa riferimento al raggiungimento degli obiettivi mentre l’efficienza alle risorse che vengono impiegate per raggiungere l’obiettivo stesso e, per far sì che ciò avvenga, si presume vengano utilizzate quelle indispensabili.

Tornando ad approfondire il termine efficacia, possiamo affermare che per certi versi essa si collega all’efficienza (non per giustificare la confusione che spesso facciamo!) poiché il giusto equilibrio tra le risorse, che permette il raggiungimento degli obiettivi dipende fortemente anche da uno specifico contesto produttivo, in cui ognuno di noi opera .

Se ci soffermiamo a riflettere, nella definizione di efficacia alcune caratteristiche corrispondono ad alcuni tratti dinamici ed implementabili (ad esempio le competenze informatiche per l’uso dei media).

Pertanto possiamo stare tranquilli, l’efficacia non è una dote innata  ma si può essere, migliorare e diventare efficaci in qualsiasi momento!

La soluzione per far si che essa diventi una competenza potenziabile è quella di intraprendere un percorso di consapevolezza delle nostre abilità, capacità e anche essere maggiormente adatti nel reperire i mezzi più utili.

In ambito formativo e in ottica di sviluppo, il Coaching potrebbe essere il metodo più adatto per riprodurre un percorso che favorisca una crescita professionale e personale, aiutandoci a diventare efficaci nelle nostre azioni.

In tale maniera, l’ efficacia verrà posta al centro dell’attenzione ed esercitata durante il percorso individualizzato, in modo da generare consapevolezza nei confronti di essa.

Il Coach, durante il processo di crescita professionale e personale, affiancherà il Coachee apportando qualità e consapevolezza al suo itinerario, in direzione del cambiamento e verso l’acquisizione dell’efficacia.

Per sintetizzare con una frase di L.Marchi (2014): “Il fine è quello di tornare in azienda e attuare dei comportamenti efficaci, che saranno tali quando si riscontra la capacità di fare tempestivamente la cosa giusta, ciò deve essere trasfuso ai diversi livelli della gestione: strategico, direzionale e operativo”.

Se volessimo ritornare bambini per qualche istante e semplificare quanto più possibile il concetto, potremmo immaginare l’efficacia come un contenitore di marmellata composto da una giusta quantità di abilità personali e una determinata parte di risorse fornite dall’ambiente esterno. La nostra marmellata sarà equilibrata nel sapore al punto giusto quanto le risorse di cui si dispone saranno bilanciate e funzionali in un determinato contesto produttivo.

 

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